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 ACCESSORI MEDIEVALI PER CORTEI E RIEVOCAZIONI

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blusa medievale

DSC_0161

gorgera (6) infula medievale

Copricapo Medievale

Blusa Medievale in puro lino N°AC031M

Euro 99.00

Camicia Medievale in puro lino  N°AC032M

Euro 79.00

Gorgera bianca rifinita con pizzetto oro N°AC033M

Euro 49.00

Infula medievale in cotone N°AC034M

Euro 15.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale su misura  N° AC035M

Euro 400.00

 

Cappello Copricapo per Dama Medievale  N° AC036M

Euro 199.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC037M

Euro 199.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC038M

Euro 199.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC039M

Euro 79.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC040M

Euro 89.00

 

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC041M

Euro 85.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC042M

Euro 69.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC043M

Euro 99.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC044M

Euro 89.00

Cappello Copricapo con vele Donna Medioevoe N° AC045M

Euro 119.00

 

                                                                                  
Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC046M

Euro 99.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC047M

Euro 89.00

Cappello Copricapo per Dama Medievale N° AC048

Euro 99.00

        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

         

 

Agli inizi del millennio non c’è ancora abilità nel taglio degli abiti, uomini e donne indossano delle tuniche sovrapposte poco modellate, che si infilano dalla testa mentre i bottoni (un’invenzione medievale risalente al 1200) sono usati più in funzione ornamentale.
ABITO FEMMINILE 1200
La tunica è l’indumento base sia per la donna che per l’uomo, indossata come intimo è detta anche camicia. In cotone, lino o seta ha manica lunga aderente al braccio e cade fino a coprire la caviglia. La donna del Medioevo non porta le mutande.
Nella seconda metà del 1100 compare una tunica detta bliaut (sopraveste), realizzata in seta per la nobildonna, è caratterizzata da lunghe maniche a farfalla dette anche maniche ad angelo e da una nuova aderenza al busto probabilmente ottenuta con delle stringature sul dietro o sui fianchi.
Il collo inizialmente tagliato a V viene poi generosamente arrotondato o tagliato a quadrato.
Per accentuare l’ampiezza dei fianchi sono inseriti dei godet di stoffa sulle cuciture laterali della gonna. La gonna tocca terra e nel 1200 è ulteriormente arricchita dallo strascico: per poter camminare la dama deve raccogliere la gonna davanti e deve assumere una posizione eretta con il busto leggermente arretrato. Tale postura di tono aristocratico è sottolineata ulteriormente dallo strascico dei veli che, partendo dalla sommità del capo, scendono fino a terra.
Bordure e galloni ricamati orlano la sopraveste, le maniche e il collo.
La manica ritorna ad essere attillata nel 1300 e la sopraveste si modella sempre di più al busto e ai fianchi.
I capelli sono pettinati con la riga in mezzo e raccolti in trecce lasciate libere o arrotolate in vario modo a lasciare scoperta la nuca. Spesso i capelli sono nascosti da un soggolo di stoffa avvolto sulla testa e anche intorno al collo (per le donne sposate), o coperto da cappelli che assumeranno fogge sempre più verticalizzanti.
L’uomo sotto la tunica o camicia (una tunica lunga fino a metà polpaccio con le maniche ristrette sui polsi, bianca spesso con i polsi e il colletto ricamati) indossa calzamaglia e brache. Fino all’avvento della maglieria, praticamente sconosciuta nel Medioevo, le calze erano fatte di stoffa di lino o lana ed erano tagliate in modo da risultare aderenti.
Nel XII secolo le calzamaglie arrivavano fino a metà coscia e coprivano le brache corte o mutandoni. In precedenza le brache arrivavano fin sotto il ginocchio, più strette se indossate da nobili e aristocratici, più larghe se portate da popolani e contadini.
La lunghezza della bliaut (sopraveste) connota l’epoca: lunga quasi alla caviglia, sale poi fino al polpaccio. Tutto, comprese le maniche, era ampio e lungo fino a sfiorare il suolo. A partire dalla fine dell’XI secolo e fino a tutto il XII secolo si avvicendarono vari stili con notevoli variazioni in fatto di lunghezza, ampiezza e ricchezza degli ornamenti.
Nel Trecento la tunica si fece più stretta, si accorciò e diventò più aderente, iniziando a trasformarsi nella cotta.
I capelli si portano via via sempre più corti fino ad arrivare al taglio fino alle orecchie nella forma a “scodella”.
I cappelli sono di svariate fogge: il berretto di lana o tela, simile a una cuffia, ricoperto di un pesante berretto floscio, conico, con l'estremità ripiegata, o quadrato e più rigido.


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