Abito Elegante Uomo Serata di Gala
Costumi Storici Uomo
Euro 290,00
Catia Mancini
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STORIA DELLA GIACCA

Forse non tutti sanno che la Giacca è tra gli indumenti più antichi.

Naturalmente non stiamo parlando della Giacca com’è conosciuta oggi, ma di una sua “antenata”; questa sembra sia stata usata indifferentemente sia da uomini che da donne.

Sembra che siano state ritrovate dei “resti” di Giacche in sarcofagi femminili risalenti addirittura all’età del bronzo.

Il termine Giacca deriva da Jacques nome comunissimo in Francia tra i contadini (italianizzato in Giacomo) e ha origine nel 1600 come sopraveste.

La Giacca è nata in Francia nella “rivolta dei contadini”, durante la guerra dei Cent’anni, come sopraveste per proteggere i vestiti dagli attacchi delle armi.

L’evoluzione degli elementi base è avvenuta in Gran Bretagna, nel Settecento.

Nell’Ottocento si sono stabilizzate poi le caratteristiche riconducibili alle attuali Giacche, così come al resto dei componenti dell’abbigliamento maschile odierno: pantaloni, camicia, cravatta, gilet.

In questi ultimi duecento anni, quindi, l’evoluzione della Giacca e degli altri capi d’abbigliamento, si è svolta secondo linee che seguivano lo stesso schema di sfondo.

Da qui parte la storia della Giacca articolata e complessa che per maggiore comprensione suddividiamo in vari capitoli.

LA SARTORIA

Una sartoria è il laboratorio dove si confezionano abiti, vi lavora il sarto o sarta coadiuvato da aiutanti che erano chiamate piccinine.

Vi si preparano abiti su misura o si fanno modifiche personalizzate su capi preconfezionati.

Prima del Prèt a porter erano diffusissime, per l'aumento del prezzo della manodopera e la concorrenza dei capi confezionati dal dopo guerra sono andate via via diminuendo.

Oggi il termine sartoria è collegato all'Alta Moda.





IL SARTO

Il sarto è l'operatore artigiano che confeziona gli abiti (maschili e femminili).

Per svolgere adeguatamente e compiutamente questa professione artigiana è richiesta una lunga preparazione che si acquista prevalentemente sul campo iniziando come apprendista in una bottega (sartoria).

Per svolgere adeguatamente il mestiere di sarto, oltre al tirocinio, occorre possedere alcune attitudini che, sebbene possano essere coltivate e sviluppate, devono essere innate in un individuo che voglia raggiungere buoni livelli professionali di successo.

Sensibilità e gusto estetico;
Abilità manuale;
Inventiva e attenzione al mutare dei gusti e delle mode;
Curiosità e disponibilità alle innovazioni anche tecnologiche;
Cura e interesse per il cliente.



Nei tempi più recenti, la diffusione delle confezioni industriali in serie degli abiti e degli abiti informali ha reso più rara questa professione riservandola ai capi più pregiati dell'alta moda (prevalentemente femminile) e alle sartorie di fascia alta per la clientela maschile.

Nei piccoli centri e nelle aree dell'Italia centro-meridionale resiste ancora la presenza della tradizionale piccola bottega artigiana composta da uno o due titolari ed alcuni (pochi) aiutanti; l'attività di queste botteghe è rivolta prevalentemente al confezionamento di abiti per le occasioni formali (matrimoni, battesimi, cerimonie) e, spesso, alle riparazioni o aggiustamenti di capi acquistati.

GIACCA DA UOMO

La scuola italiana nello stile della giacca da uomo

Forse non tutti sanno che la tradizione sartoriale italiana è tra le più antiche d’Europa, soprattutto quella meridionale, con Napoli e Palermo in testa anche se, duecento anni fa, ai tempi dell’ammiraglio Nelson, ha subito un evidente influsso anglosassone. La spalla Napoletana viene modellata morbida. Nel secondo dopoguerra era più squadrata, a insellatura, e diede origine ad un certo stile italiano; le forme erano abbastanza aderenti con una sottolineatura in vita.



La silhouette è cambiata a partire dagli anni ottanta, prendendo una “piega” più sciolta e comoda. A partire dagli anni settanta in nostri stilisti hanno lanciato gli spacchi posteriori delle giacche, completamente assenti prima, fino a farli diventare un nostro segno caratteristico. Da rilevare la particolare e continua cura dei produttori italiani di tessuti nella ricerca e nella creazione di nuovi modelli.

La scuola inglese nello stile della giacca da uomo

La tradizione sartoriale inglese è stata per molto tempo la più imitata al mondo.

Generalmente la giacca aderisce morbidamente al corpo, ma senza eccedere; la linea è accentuata in vita, il giromanica tende ad essere aderente, la spalla moderatamente imbottita. Anche questo tipo di giacca è dotato spesso di spacchi posteriori.

Senz’altro la scuola inglese eccelle nella cura dei particolari, nella severità del taglio e nella linearità dei movimenti.
Le caratteristiche essenziali della giacca da uomo

Innanzitutto è bene tenere a mente quali sono i punti critici della giacca, essi sono: spalle, torace, giromanica e collo.



Spalle
Le spalle devono essere sufficientemente ampie, in modo da permettere alla parte esterna delle maniche di scendere liberamente, evitando rigonfiamenti inestetici causati dalla presenza dei muscoli delle braccia.

Torace
Il torace deve essere largo al punto giusto, in modo da permettere un facile abbottonamento, e rimanere comoda anche da seduti. Se la giacca è a tre bottoni va allacciata al bottone centrale, mentre se è a due bottoni si usa quello superiore; il bottone basso non va allacciato mai.

Drop
Un altro particolare da tenere ben presente è il drop, cioè il rapporto tra la larghezza del torace e quella della vita; i rapporti adeguati sono per esempio, prendendo in considerazione la taglia cinquanta: drop 8 per chi ha una vita stretta in rapporto al torace, 6 per un rapporto normale, e 4 per chi ha una vita larga o una pancia sporgente. Purtroppo per motivi commerciali, il drop più diffuso è quello medio, il 6.

Giromanica
Quello del giromanica è un altro punto estremamente delicato; esso deve essere tagliato in modo che la sua parte inferiore si adatti comodamente all’ascella, senza risultare stretto; quando invece è troppo profondo, si tratta sicuramente di un difetto. Dopo che si è provata una giacca confezionata è consigliabile rinunciare all’acquisto se si hanno dei dubbi sulla funzionalità del giromanica.

Collo
Il primo particolare da notare riguardo al collo della giacca è che deve aderire bene, nella parte posteriore, al collo della camicia e rimanervi aderente anche quando ci si muove o si alzano le braccia. Un altro particolare: quando il collo è troppo corto provoca un innalzamento dei lembi anteriori della giacca, al contrario, un collo troppo lungo squilibrerà i lembi della giacca in avanti.

I tipi di giacca più diffusi
· Monopetto a un bottone (solo smoking)
· Monopetto a due bottoni (si allaccia solo il bottone superiore)
· Monopetto a tre bottoni (si allaccia solo il bottone superiore, o i due superiori)

· Doppio petto a quattro bottoni, 2+2 (si allaccia solo quello inferiore

· Doppio petto a sei bottoni, 3+3 (si allaccia il bottone centrale, quello basso o entrambi)

· Giacche sportive (di solito sono a tre o quattro bottoni, hanno spacchi posteriori e tasche applicate a toppa

Sahariana (con quattro tasche applicate a soffietto e una cintura in vita)

· Giacca da camera; quella classica è di velluto con revers di raso (può essere fornita di bottoni o chiusa con una cintura).

IL FRAC

Il Frac nacque alla fine del Settecento in Inghilterra come comodo abito da campagna.
Pertanto era in panno di lana colorato, o in pelle, corto davanti e con due falde dietro, e mostrava il gilet in tinta diversa.
Caratteristica iniziale fu il collo montante, poi trasformatosi in collo a revers molto alti e divisi in due.
Questa moda continuò per tutto il periodo napoleonico, fino a circa il 1822.
Il frac fu perfezionato nei primi anni dell'Ottocento da Lord Brummel, capostipite dei Dandy che lo preferiva blu e a doppio petto, corredato da calzoni beige, dal gilet sempre in vista, e da una camicia bianca a collo alto, fasciata da un'enorme cravatta.
Iniziata la Restaurazione, il frac, come tutti gli abiti maschili dell'Ottocento rimase scuro, mentre il punto di vita si stringeva, aiutato da fasce nascoste.
L'uomo assunse quindi una particolare linea a clessidra. Le falde intanto arretravano sensibilmente e si accorciavano.
Restò abito comune fino alla metà del secolo, ma lentamente si trasformò in veste di gala, completamente nero e illuminato solo dalla camicia che doveva essere rigorosamente bianca, e il cui collo, ormai rimpicciolitosi, era fasciato da una stretta cravatta nera.
Solo in alcune occasioni di particolare importanza i diplomatici arricchivano il davanti con ricami a fogliami in oro filato. Grazie a numerose innovazioni sartoriali nel taglio cominciò ad aderire a pennello sulla figura maschile. Un tenace innovatore della moda maschile, Edoardo VIII del Galles, figlio della Regina Vittoria, cercò di abolire il doppio petto, preferendo lasciarlo aperto, forse per mimetizzare la sua incipiente pinguedine.
Nel Novecento il frac si trasformò definitivamente in indumento da sera, surclassato durante il secolo da abiti come il Tight e lo Smoking.
La Seconda guerra mondiale portò in Europa i più comodi e informali abiti americani e il frac diventò divisa di corte o indispensabile indumento per i maestri d'orchestra.

SMOKING

Il termine "smoking" deriva dall' smoking jacket ("giacca da fumo").

In origine si trattava difatti di una veste da camera che veniva indossata dagli uomini nelle stanze per fumatori, con lo scopo di preservare l'abito dall'odore del tabacco.

Fino agli anni 1880 l’unico abito formale maschile da sera accettato era il frac, con la marsina a coda di rondine ed il farfallino bianco.Secondo alcuni, lo smoking sarebbe nato a Londra nel 1865per opera della Sartoria Henry Poole & Co., Poole avrebbe ideato una “giacca corta da fumo” per il principe del Galles (il futuro Edoardo VII), tagliando le code di rondine di un frac.

Negli Stati Uniti fece invece la sua prima apparizione nell’ottobre 1886 per opera del dandy Griswold Lorillard al Tuxedo Club nel New Jersey.

Il circolo diede il nome all'abito, che oltreoceano viene appunto chiamato tuxedo (talvolta abbreviato in tux).

Nel Regno Unito lo smoking è oggigiorno noto come dinner jacket ("giacca da cena"), mentre in Italia, durate il fascismo, il termine venne italianizzato in "giacchetta da sera".

TIGHT





Il tight è un abito maschile di notevole eleganza e di larga formalità.

È il classico abito da cerimonia nuziale, purché celebrata prima delle ore 18. Per regola di galateo, si utilizza solo se la sposa indossa un abito bianco, con velo e strascico lungo; inoltre, se indossato dallo sposo, lo devono indossare anche i parenti maschi dello sposo e della sposa.

Inoltre il tight è obbligatorio per entrare all'Ippodromo della Royal Enclosure di Ascot

http://www.dressspace.com/it/fashion-story/JACKET.php